La carne rappresenta ancora oggi uno degli elementi principali in senso ampio del termine della dieta umana, in quanto eleemento imprescindibile anche cultura, che è ancora per buona parte dominata dalle numerose tipologie di carne, suddivise in ancora più differenziate preparazioni, seppur il contesto attuale sia per fini ideologici, morali ma anche per motivazioni pratiche “propenda” sempre maggiormente verso alternative slegate dalla carne, che viene generalmente sempre più limitata dall’idea di dieta sana. Tendenzialmente si tende a demonizzare la carne anche perchè in particolar modo quella rossa, risulta essere portatrice di diversi disturbi anche gravi. Ma qual è la verità?
Carne rossa o carne bianca? Ecco quale è la migliore per la salute
Ciò che determina la categorizzazione è ovviamente il colore, concepito dal contenuto di “mioglobina”, ovvero la proteina che trasporta l’ossigeno ai muscoli. Questa proteina è presente in maggior quantità negli animali che utilizzano molto i propri muscoli, laddove è più presente il colore tende al rosso.
La carne rossa è quella di manzo ma anche le varie forme di carne ovina, equina e caprina adulta, mentre il coniglio e tutto il pollame rientra nella categoria delle bianche. Discorso a parte la carne di maiale che contiene molta mioglobina ma spesso viene vista come “qualcosa a metà”. In generale comunque le carni rosse sono ottenute da animali da macello, quelle bianche da animali da cortile.
In senso generico le rosse contengono più grassi saturi, quindi tendono a “fare più male”, soprattutto per chi ha problemi di colesterolo alto e soffre di sovrappeso, anche perchè a parità di proteine la bianca risulta essere anche molto più digeribile.
Comunque un individuo sano può assolutamente consumare un apporto non eccessivo di carne rossa, magari non esagerando con i condimenti e provvedendo a rimuovere gran parte del grasso che è quasi naturalmente finita sul “banco degli imputati” tra le zone della carne più nocive.
