Il caffè è una bevanda onnipresente nelle case degli italiani, avendo acquisito un posto nella cultura, in particolare quella occidentale, che ha adattato questa bevanda sotto varie tipologie di forma e preparazione. Se in Italia, come in buona parte d’Europa il caffè è riconosciuto come quello espresso, culture come quella italica sono anche famose per differenziare le tipologie di bevanda in base ai gusti locali, ma quello che non deve mancare nella maggior parte dei casi è la caffeina, il più famoso nutriente legato alla bevanda, che ha un’azione eccitante ed energizzante.
Quale caffè contiene più caffeina? Ecco la risposta!
Ma quale caffè contiene più caffeina? Questa sostanza viene indiscutibilmente modificata nella sua efficacia da vari fattori, come la preparazione e la tostatura. Anche se può sembrare strano, un caffè molto “robusto” in genere ne contiene di meno perchè più viene tostato, più i suoi chicchi diventano scuri e il contenuto di caffeina diminuisce. Non necessariamente uno ristretto e scuro ha un potere energizzante superiore a quello di uno più “lungo”.
Bisogna anche considerare anche la preparazione, oltre alla tostatura, ad esempio la macinazione. In quanto i chicchi dopo essere stati tostati in differenti gradazioni a seconda del tipo di macinazione più o meno fine che comporta anche un diverso effetto dell’acqua calda che passa attraverso, sprigionando in maniera più o meno “forte” il potere della caffeina.
Statisticamente è l’espresso quello che, in proporzione contiene più caffeina in quanto un espresso, contenuto in circa 28 ml di tazzina, contiene tra i 25 ed i 55 mg di caffeina, quasi la metà di un caffè americano che è decisamente più lungo.
Tuttavia quest’ultima variante è solitamente contenuto in una tazza molto più grande (che può raggiungere anche i 300 ml) quindi anche se nella stessa quantità l’apporto è minore, si tende a consumarne molto di più. Un buon compromesso è l’espresso lungo (da 40 a 60 ml).
