Gatto portato al guinzaglio: attenzione, ecco cosa può accadere

Nel vasto mondo degli animali domestici, il gatto è sicuramente uno dei più amati e diffusi al mondo, dopo essere stato utilizzato sopratutto per le caratteristiche “predatorie”, è diventato un eccellente animale da compagnia, contendendo il ruolo di “migliore amico dell’uomo” con il cane.

Per natura il gatto è considerabile molto differente per indole rispetto a quest’ultimo: i felini sono molto più indipendenti ed in un certo modo “egoisti” ma anche più autosufficienti e “selvatici” del cane, solitamente percepito come maggiormente accondiscendente rispetto al gatto.

Gatto portato al guinzaglio: attenzione, ecco cosa può accadere

Siamo abituati ad immaginare ed assistere ad una persona che porta un cane al guinzaglio, molto meno per il gatto, proprio per una natura poco avvezza alle costrizioni. Qualsiasi forma di “contenimento” viene solitamente percepita dal gatto come fonte di profondo fastidio ma se abituato, anche il comune felino domestico può essere abituato a passeggiare come un cane.

Sopratutto in un contesto urbano particolarmente affollato, utilizzare un guinzaglio può essere l’unico modo per far fare due passi al nostro amato felino. Tuttavia data la natura dell’animale il guiznaglio può rappresentare un pericolo, sopratutto in condizioni di possibile minaccia percepita, come può essere la presenza di un altro animale, ma anche un suono o un oggetto che non conosce.

Anche se un gatto viene “addomesticato” correttamente all’idea di essere costretto al guinzaglio, questo strumento può essere pericoloso quando tenta di scappare, magari su un albero, arrivando a farsi male durante il tentativo di fuga, che potrebbe provocare addirittura lo strangolamento.

Sopratutto per questo motivo è consigliabile utilizzare un’imbracatura solo in condizioni di convalescenza del gatto, per limitare la sua circolazione in un nuovo contesto ambientale, molto meglio utilizzarlo per aumentare la sicurezza del gatto piuttosto come vera e propria costrizione, condizione che questa tipologia di animali non privilegia anche dopo millenni dalla domesticazione.