Sociopatia, come riconoscerla? Ecco i segni

La psicologia moderna, concepita in tempi relativamente recenti grazie a menti rivoluzionarie (una delle più famose è sicuramente da ricercarsi nella figura di Sigmund Freud, che è considerato il padre della psicanalisi), che ha sicuramente ridefinito e sviluppato una serie di comportamenti tipici umani, ma ha anche aperto il “vaso di Pandora” in tal senso, portando ad un continuo sviluppo di patologie, tendenze e disturbi psicologici che inevitabilmente si adattano con le tempistiche. Trattandosi la nostra di una specie dalla spiccata tendenza sociale, è normale essere “spaventati” dall’incapacità di relazionarsi in modo sano con quella che viene definita la normalità, ma la sociopatia è spesso subdola, e può essere difficile da definire.

Sociopatia, come riconoscerla? Ecco i segni

Per sociopatia si fa riferimento ad un generico disturbo antisociale di personalità, che corrisponde all’archetipo di persona che tende ad isolarsi, a non volersi adattare alla compagnia in senso generico ma anche di porre una sorta di resistenza a qualsiasi forma di aiuto o supporto esterno, rifiutando di manifestare ed accettare un’incapacità di comprendere una problematica.

Il terreno che riguarda la sociopatia tende a spaventare perchè molti criminali anche pericolosi e menti che poi hanno manifestato altri disturbi ancora più gravi. E, anche se non è facile definire in modo preciso una persona che può essere effettivamente sociopatica, esistono alcuni sintomi che possono aiutarci a distinguerla.

• Personalità accentrativa e troppo sicura di se, il sociopatico infatti tende a non ammettere mai una propria defezione, una mancanza o una debolezza, portando a deviare l’attenzione e far ricadere la colpa degli errori sugli altri.
• Tende fortemente ad essere poco empatico oppure non esserlo per nulla. Non provare emozioni se non quelle legate al proprio contesto è indicativo in molti casi al disturbo.
• Doppia faccia in amore, spesso i sociopatici sono in qualche modo capace di nascondere questa tendenza sulle prime, magari per fare una buona impressione, per poi scatenare un atteggiamento aggressivo, potenzialmente violento e accentrativo dopo poco tempo.