La frutta, che sia fresca o secca è generalmente ben vista dalla maggior parte dei contesti “salutisti” dell’alimentazione anche se come quasi tutti i cibi per essere funzionali vanno inseriti in contesti definiti e più in senso generale in una dieta ampia e diversificata. Le castagne rappresentano come pochissime altre cose l’autunno ed in generale un clima tendente al freddo; anche se l’immaginario collettivo vede le castagne arrostite e consumate a mo di snack vero e proprio (le tradizionali caldarroste, diffuse in tutto l’areale mediterraneo), in realtà tra i motivi del successo di questa forma di frutta secca vi è sicuramente una grande duttilità in fase di cottura. Ma le castagne fanno ingrassare?
Le castagne fanno ingrassare? Ecco il parere del nutrizionista
E’ sicuramente vero che costituiscono qualcosa di diverso rispetto alla tradizionale frutta secca in quanto l’apporto di acqua è minore così come quello di grassi mentre il contenuto calorico è importante (in media una castagna ha 60 calorie, 100 grammi corrispondono a circa 120 se fresce, 140 se bollite mentre raggiungono quota 190 calorie, quelle arrostite, e 300, se sono secche. Sono anche molto utili per integrare un denso apporto di sali minerali in quanto la loro struttura è ricca di sali minerali, potassio e fosforo su tutti oltre da una buona differenziazione di vitamine come vitamina A, C, D e le varie declinazioni della vitamina B (soprattutto B1, B2, B3, B9 e B12).
Il contenuto di glutine è pari a zero, per questo motivo spesso la farina di castagne è preferibile per chi soffre di celiachia. Sono molto simili per contenuto proteico al pane, in quanto il contenuto di carboidrati è di circa 1/3 del peso totale, quindi molto. Anche se hanno un ottimo potere saziante se cotte, come accennato il carico glicemico così come le calorie tendono ad aumentare anche di molto.
Normalmente quindi non fanno ingrassare ma in particolar modo se consumate secche è facile “sgarrare” ed esagerare.
