Come bisogna camminare per “star bene”?

E’ oramai assodato che le azioni semplici sono tendenzialmente sufficienti per ambire ad un generale buono stato di salute, soprattutto quando il naturale movimento come la semplice passeggiata diventano parte di abitudini radicate. Camminare infatti costituisce qualcosa molto naturale, che impariamo a fare fin da piccolissimi ma che strutturalmente può essere considerata una grande conquista in ambito evoluzionistico, in quanto “mette in moto” svariate parti del nostro cervello.

Come bisogna camminare per “star bene”?

Sono molti gli studi che evidenziano una tendente natura votata all’impigrimento delle generazioni attuali, in quanto almeno metà dei giovani e degli adulti semplicemente non cammina abbastanza e spesso non lo fa in modo congruo ed “utile”. Infatti in senso generale gli esperti, così come i nutrizionisti valutano una soglia giornaliera di “passi” che corrisponde a circa 7000, per ambire ad un buono stato di salute, vale a dire approssimativamente 4,2 chilometri al giorno, che non sono una distanza eccessiva per alcuni ma che rappresentano comunque una sorta di “impegno” per altri.

Ma è importante anche “come” si cammina, in quanto come altri ricercatori hanno fatto notare, risulta essere importante camminare a passo sostenuto per almeno mezz’ora al giorno riduce notevolmente il rischio di contrarre malattie come cancro, demenza e morte.

Il movimento infatti oltre che incidere sull’organismo fa lo stesso anche sulla mente. Ecco perchè, senza compiere sforzi sovrumani, “sforzarsi” a camminare seguendo un’andatura più sostenuta,  anche per il tempo accennato poc’anzi può rivelarsi un buon compromesso se non abbiamo la possibilità o l’intenzione di compiere i già citati 7000 passi al dì.

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